Rihanna: la polizia dà la caccia allo stalker

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Le autorità sorvegliano l’uomo che ha minacciato di morte la popstar.

Lo stalker che sta perseguitando Rihanna è stato messo sotto sorveglianza dalle forze dell’ordine.

Una fonte ha riferito a TMZ che il Dipartimento della Polizia di Los Angeles ha aperto un’inchiesta su un uomo che usa gli pseudonimi di Alex Mercer e Ralph Alexander su Twitter e Yahoo. Lo stalker ha fatto un passo falso quando lo scorso 30 aprile ha pubblicato sul web una foto che lo ritrae in piedi fuori dall’ex proprietà di Rihanna.

Non contento, il giorno seguente ha lanciato una minaccia via Twitter alla star: «Se avessi ucciso @rihanna un minuto fa ora mi sentirei meglio. La stregoneria è un’arma, ma io preferisco le pistole, devo comprarmi una licenza per il porto d’armi, non posso usare le mani!», ha scritto.

Non è la prima volta che Rihanna è vittima di uno stalker. Nel 2013 la cantante fu perseguitata da Kevin McGlynn. L’uomo fu arrestato dopo che consegnò a mano una lettera piena di insulti e minacce all’appartamento dove allora viveva la star.

Parlando di questo caso nel 2014 il giudice Orlando Marrazzo paragonò la follia di McGlynn a quella dell’assassino di John Lennon, Mark David Chapman.

Kevin all’epoca sosteneva di aver avuto una relazione con Rihanna e incolpava la popstar di avergli rubato alcune canzoni.

«Quest’uomo è una bomba a orologeria, poiché è completamente fissato con Rihanna, e ha lanciato delle concrete minacce di morte a lei e alle persone a lei vicine», aveva dichiarato il giudice Marrazzo nel novembre del 2014.

«Per questi motivi è facile pensare che se lo si lascerà libero di agire sotto l’impulso delle sue delusioni psicotiche senza l’intervento della Corte, il risultato sarà la morte di Rihanna o delle persone a lei care».

Nel settembre del 2014 McGlynn è stato giudicato incapace di sostenere un processo ed è stato internato in un ospedale psichiatrico.

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