Il sedano e le sue propietà.

Crudo o cotto, il sedano fa bene all’organismo, alla linea e al portafoglio.

Celery root

Aroma intenso, poche calorie (solo 20 in 100 grammi), tanta acqua, potassio e vitamina A: tutto a vantaggio della leggerezza e del controllo del peso. Sono proprio queste caratteristiche a rendere il sedano uno degli alimenti più apprezzati nelle diete. Mentre poco conosciute restano le reali proprietà (benefiche) di questo ortaggio, capace fra l’altro di contrastare i grassi, specie quelli cattivi, e combattere la ritenzione.

LE PROPRIETA’ – Le fibre di cui il sedano è ricco, aiutano a ridurre trigliceridi e colesterolo; la sedanina, una sostanza aromatica stimolante e altre molecole (fenolo, mannite, inositolo) ne potenziano le capacità digestive e di assorbimento dei gas nell’apparato digerente. Mentre gli ftalidi, dei particolari fitonutrienti, permettono di controllare gli ormoni che regolano la pressione del sangue e lo rendono adatto nel trattamento di molti casi di ipertensione. Consumato crudo, fresco o in succo (anche sotto forma di centrifugato) questo ortaggio contrasta la ritenzione idrica grazie al suo alto potere diuretico. «Questa sua capacità disintossicante, unita al ricco quantitativo di vitamina A – spiega Pier Luigi Rossi, Professore di Nutrizione Clinica all’Università Bologna – ne fanno un prezioso alleato anche contro le infiammazioni». Prime fra tutte l’acne, i bruciori urinari o le infezioni agli occhi. E non ultimo aiuta anche l’amore, stimolando l’attività delle ghiandole surrenali e sessuali, grazie alla presenza degli ormoni steroidi delta-16.

SULLA TAVOLA – Per beneficiare di un così prezioso cocktail di poteri terapeutici completamente naturali non resta che metterlo in tavola. «Per conservarne inalterate le caratteristiche di sapore e le proprietà vitaminiche – dichiara Pier Luigi Rossi – è sempre preferibile cuocere il sedano a vapore o stufato. Ma, in virtù delle sue note proprietà digestive, sarebbe consigliabile mangiare un sedano crudo prima dei pasti o aggiungerlo in abbondanza a insalate e pinzimonio, se consumato fresco, oppure essere utilizzato come ingrediente per preparare minestre, zuppe e saporite pietanze». Ideale è consumarlo entro 4-5 giorni, periodo nel quale mantiene intatte tutte le proprietà nutrizionali.

 

 

 

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