Apple Iwatch

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Passata almeno per il momento la bufera mediatica relativa al debutto commerciale di Watch, cavalcata abilmente da Apple, analisti e osservatori hanno iniziato a valutare quanto il nuovo dispositivo possa incidere sui conti di un colosso sempre più dipendente dalla fortuna del suo prodotto più iconico, ovvero iPhone. Lo straordinario successo di iPhone 6, che ha permesso al colosso di Tim  Cook di raggiungere nuovi record a Wall Street, ha paradossalmente ampliato la già elevata percentuale dei ricavi di Apple legati proprio alle vendite dello smartphone più desiderato del pianeta.

Negli ultimi tre mesi dello scorso anno Apple ha infatti venduto 74,5 milioni di iPhone, un numero strabiliante che ha permesso al colosso di Cupertino di realizzare 18 miliardi di utili, ma che ha portato anche la percentuale di ricavi legati agli smartphone al 69% del fatturato globale. Complice di questa tendenza è stata anche il proseguimento del declino delle vendite di iPad, che hanno segnato un ridimensionamento del 18% su base annua arrivando così a generare circa il 12% del fatturato. Numeri sempre elevatissimi in assoluto ma che dimostrano come la categoria dei tablet in generale segua dinamiche di mercato più simili a quelle dei pc che a quelle dei telefonini, con periodi di refresh tecnologico assai più lunghi.

Non a caso la società di ricerca Idc ha abbassato le stime di crescita per il 2015, portate ora a 234,5 milioni di tablet con un aumento del 2,1% contro il 5,2% previsto sino a pochi mesi fa. Ancora peggiori, sempre secondo la società di ricerca, le prospettive per il mercato dei pc, che dovrebbe segnare la quarta contrazione consecutiva arrivando a 293 milioni di unità, con un calo del 4,9% contro il già non esaltante -3,3% previsto precedentemente.

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