Anonymous attacca Taiwan spegne siti web governativi

Potrebbero essere stati compromessi i dati di 4 milioni di dipendenti pubblici

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Al fine di mostrare solidarietà con gli studenti di Taiwan che protestavano contro la China-centric high school , un gruppo di hacker – Anonymous Asia – ha attaccato i siti web di Taiwan e precisamente quello del Ministero della Pubblica Istruzione, Ufficio del Presidente, Accademia Nazionale di Ricerca Didattica, e Ministero della Nazionale difesa il 1 ° agosto.

Il #OpTaiwan, uno sforzo coordinato che comprendeva gli hacker anonymousi delle Filippine, Canada, Taiwan, Hong Kong, Cina e Stati Uniti.

Lo hanno definito come il più grande attacco digitale mai lanciato contro una struttura del governo, e il dito è puntato contro la Cina. Proprio nel momento in cui gli Stati Uniti cambiano le regole per la sorveglianza delle comunicazioni, in modo da proteggere la privacy dei loro cittadini, gli hacker stranieri tornano a ricordare quanto siano gravi i rischi che si corrono in questo campo.

L’attacco rivelato ieri ha colpito circa 4 milioni di dipendenti pubblici americani. I dati rubati erano custoditi dall’Office of Personnel Management, e riguardavano cose molto importanti come i social security number, in pratica i numeri identificativi di tutte le persone che vivono negli Stati Uniti, usati per qualunque cosa, dal pagamento delle tasse al riconoscimento personale. Gli investigatori non hanno alcun dubbio che l’assalto sia partito dalla Cina: l’unico dubbio che resta loro da chiarire è se gli hacker hanno agito di iniziativa personale, oppure se sono stati guidati dal governo. Pechino infatti ha creato una sezione speciale delle sue forze armate, la Unità 61398, che ha proprio lo scopo di condurre la guerra cibernetica. L’operazione è stata rivelata solo ora, ma in realtà era scattata alla fine dell’anno scorso. La pubblicazione della notizia è venuta proprio dopo la firma del presidente Obama sul Freedom Act, la nuova legge che dopo le rivelazioni fatte dall’ex agente della Nsa Edward Snowden, ha sostituito il Patriot Act nel settore della sorveglianza delle comunicazioni. Dunque mentre la democrazia americana si dà nuove regole per proteggere la privacy dei suoi cittadini, da un paese rivale che democratico non è, scatta il più grave attacco digitale contro le strutture del governo Usa.

fonte qui e qui